Strisce blu illegali a Milano: colpa dei cartelli

Strisce blu illegali

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Vi ricordate la denuncia de Le Iene che aveva decretato tutte le strisce blu d’Italia? Beh, quella era una denuncia-bufala come vi avevamo scritto già tempo fa. Ma adesso il giornalista del Sole 24 Ore, Maurizio Caprino, scopre una cartello che lascerebbe spazio ai ricorsi facili. Perchè? Colpa della segnaletica assolutamente poco chiara.

VIA AI RICORSI! – Sommergeteli di ricorsi, senza pietà. Anche se avete torto. Sapete che me la prendo sempre con chi si attacca ai cavilli e desidero un’Italia con meno avvocati, ma quando è troppo è troppo. Perché non è ammissibile concepire un segnale come questo che ho fotografato a Milano in corso di Porta Nuova, davanti all’ospedale Fatebenefratelli: anche scervellandosi a leggere sotto la “P”, non si capisce se l’obbligo di pagare anche di sera valga tutti i giorni oppure solo nei festivi, visto che è riportato di seguito agli orari di pagamento diurni fissati per i giorni di festa (correttamente simbolizzati dalla croce).

4 ALTERNATIVE
– Eppure ci sarebbero state almeno quattro alternative per essere più chiari. Nel probabile caso in cui occorra pagare tutti i giorni, la prima soluzione sarebbe stata quella di tirare una bella riga sotto l’orario diurno nelle feste, in modo da far capire che la distinzione tra feriali (martelletti incrociati) e festivi (croce) vale solo di giorno. Oppure, in corrispondenza delle ore serali, si sarebbe potuto ripetere sia la croce sia il martelletto. Se invece il Comune si accontentasse di incassare anche di sera solo nei festivi, avrebbe potuto tranquillamente tirare una riga di separazione dopo gli orari feriali oppure avrebbe potuto ripetere la croce accanto alla fascia serale.

MILANESI EINSTEIN?

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