Ammortizzatore

Vari ammortizzatori

Ammortizzatori

L’ammortizzatore è un sistema che ha lo scopo di smorzare l’oscillazione o rallentare un movimento (compressione o estensione) delle sospensioni di un macchinario.

Funzione

Gli ammortizzatori devono assorbire il rimbalzo/oscillazione della sospensione o più precisamente della ruota, per fare ciò devono assorbire e dissipare l’energia che viene impressa o sprigionata dalla sospensione. Una considerazione in fase di progettazione o la scelta di un ammortizzatore è l’energia che andrà, nella maggior parte di casi, convertita in calore all’interno del fluido viscoso, come nel caso di sospensioni idrauliche, il fluido idraulico contenuto in cilindri idraulici si riscalda, in altri ammortizzatori come ad esempio quelli elettromagnetici, l’energia dissipata può essere immagazzinati e utilizzati in seguito.

Descrizione

Nella maggior parte dei casi (ammortizzatori idraulici o pneumatici) assumono la forma di un cilindro con un pistone che scorre all’interno (sono telescopici), dove il cilindro esterno (fodero) è riempito con un fluido (come fluido idraulico) o per via aerea (sistemi pneumatici), mentre il pistone dello stelo (cilindro interno) agisce su di esso.

Uso

Gli ammortizzatori sono una parte importante per le automobili e le moto, così come i carrelli d’atterraggio degli aeromobili e gli appoggi per molte macchine industriali, ma sono stati sviluppati anche dei altri ammortizzatori più grandi, utilizzati anche in ingegneria civile per ridurre la suscettibilità delle strutture per danni causati dal terremoto e la risonanza. Esistono anche ammortizzatori montati trasversalmente, chiamato smorzatore d’imbardata, che aiuta le automotrici a mantenere l’eccessivo ondeggiare da un lato all’altro e sono importanti per le ferrovie ad uso trasporto pubblico. Il successo delle tecnologie passive di smorzamento in ampiezze di vibrazione, potrebbe essere accertato con il fatto che essa ha una dimensione di mercato di circa 4,5 miliardi dollari.

In un veicolo, viene utilizzato per ridurre l’effetto sgradevole che si ha nel viaggiare su terreno accidentato, portando ad una migliore qualità di guida e l’aumento del comfort, infatti senza ammortizzatori, le ruote del veicolo potrebbero rimbalzare, infatti l’energia viene assorbita e poi rilasciata violentemente, il che potrebbe portare a superare i limiti di movimento della sospensione, andando a battere contro i finecorsa meccanici.

Per il controllo del movimento della sospensione, senza un assorbimento/freno degli urti/oscillazioni tramite ammortizzatore richiede delle sospensioni più rigide, che a sua volta porta ad avere una dura risposta nel caso si affronti una buca o un ostacolo da parte della sospensione, dato che la forza della molla che contrasta con la compressione della stessa, si trasmette anche al telaio e al guidatore/passeggero, si ha un maggiore avvertimento del transito su tale ostacolo.
L’ammortizzatore consente l’uso di molle della sospensione più morbide, perché controlla la velocità di movimento della sospensione in risposta agli urti, questa sua funzione è coadiuvata anche dall’isteresi dello pneumatico stesso, che tramite la sua elasticità smorza l’oscillazione delle masse non sospese.

Puoi vedere in questo filmato come si monta un assetto Koni con molle:

Tipo di controllo/effetto

Gli ammortizzatori possono essere a seconda della funzione ammortizzante:

  • Singolo effetto, questi ammortizzatori agiscono solo in una delle due direzioni/situazioni (compressione o estensione) mentre l’altra è libera di scorrere senza restrizioni, questo tipo d’ammortizzatore sono generalmente utilizzati sulle forcelle delle moto, dove con le forcelle teleidrauliche si hanno due ammortizzatori.
  • Doppio effetto, agiscono sia in estensione che in compressione e generalmente sono ammortizzatori singoli, come nel caso dell’applicazione delle automobili o nei monoammortizzatori posteriori delle motociclette.

Tipo d’ammortizzatore

  • Ammortizzatori a effetto magnetico: questo tipo d’ammortizzatore effettua lo smorzamento tramite lo sfruttamento delle correnti parassite, risultando del tutto simile a un generatore, che prende energia meccanica dalla sospensione, per poi trasformarla in corrente.
  • Ammortizzatore pneumatico: questo tipo d’ammortizzatore utilizza un gas che durante la compressione o estensione deve scorrere attraverso un orifizio, in modo d’assorbire l’energia a cui viene sottoposto, inoltre data l’elasticità del gas, potrebbero essere usati anche come sospensioni.
  • Ammortizzatore a frizione: questo tipo d’ammortizzatore non è altro che una frizione tenuta più o meno serrata, costituita da dei dischi in cuoio, che vengono premuti tra loro tramite un tirante e ad ogni capo di tale frizione si hanno due braccia, collegata una alla sospensione/ruota, mentre l’altra è collegata al telaio, questo tipo di smorzamento veniva utilizzato sulle vecchie moto e auto, come la Ford Model T.
    La caratteristica di quest’ammortizzatore è l’elevata semplicità, che ne permette una semplice e intuitiva regolazione, così come la rigenerazione dei dischi tramite semplice sostituzione, inoltre ha una resistenza molto costante rispetto alle diverse situazioni operative, anche se risulta maggiore poco prima che la sospensione inizi l’escursione, questo perché questa tipologia d’ammortizzatore si basa sull’attrito radente, inoltre la funzione ammortizzante può alterarsi facilmente per via dell’esposizione a agenti esterni e per l’usura precoce a cui è portata ad avere.

Fonte: wikipedia

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