Mercato dell’Auto: in arrivo nuovi BIG player dal mondo della tecnologia

Mercato dell’Auto: in arrivo nuovi BIG player dal mondo della tecnologia

Non è una novità, che colossi come Google e Apple stiano investendo per sbarcare nel nuovo mercato dell’automobile. Un mercato che sarà sempre più collegato a quello della tecnologia, dell’elettronica e dell’informatica e che, sempre più, vedrà debuttare marchi che sino ad oggi non avremmo mai immaginato potessero spingersi in questo mondo.

Del resto, il recente caso Dieselgate, che vede coinvolta una delle case automobilistiche più apprezzate d’Europa, è la dimostrazione più lampante del fatto che il mercato stia cambiando radicalmente e che i colossi del XX° secolo non necessariamente sapranno tenerne il passo e le esigenze.

Il motore a scoppio è, con ogni probabilità, alla fine della sua lunga carriera, ormai bicentenaria. Un lunghissimo periodo in cui, per motivi tecnici e scelte politiche, non ha saputo affrancarsi dai suoi peccati originali e dai suoi congeniti difetti. Senza addentrarsi troppo negli aspetti tecnologici, il vecchio motore a combustione interna presenta numerose problematiche, la più evidente delle quali è sicuramente quella legata all’inquinamento ambientale.

La ricerca di nuove opportunità in questo senso ha aperto le porte, nel corso degli ultimi decenni, ad un gran numero di attori, completamente nuovi o da altri settori. Sono nati così molti differenti progetti, alcuni dei quali non hanno mai visto la luce. Ad oggi sono davvero poche, le tecnologie candidate a spodestare il motore a scoppio. Tra le più quotate, l’auto elettrica e quella a idrogeno, con tutti i limiti e i distinguo del caso.

Indipendentemente dal discorso legato alla propulsione, tuttavia, su un aspetto sembra non esserci dubbio: le auto del futuro saranno sempre più piene di tecnologia. Che siano ancora guidate dagli uomini o che siano autonome, del tutto o parzialmente, le auto dei prossimi decenni saranno dotate di un vero e proprio sistema operativo, che oltre a gestire le loro funzionalità, le connetterà con la rete, della quale saranno parte attiva e connessa.

Ecco allora che, dopo la Google Car, già praticamente pronta per un prossimo debutto, e la Apple Car, parecchio più indietro nello sviluppo, si affaccia al mondo dell’automotive anche il colosso cinese Huawei, che ha annunciato al recente C2X Expert Forum il suo sistema operativo LiteOS, destinato proprio al mondo dell’auto.  Solo un sistema operativo, dunque? Se pensiamo al mondo degli smartphone, ci rendiamo conto facilmente che oggi il cuore pulsante di qualsiasi dispositivo sia proprio l’OS e che l’hardware ha sempre meno peso e importanza.

Cosa dobbiamo aspettarci, dunque, dal futuro dell’automotive? Intanto di vedere nomi nuovi alla ribalta, che forniranno sistemi operativi, applicazioni e software di vario genere, ma che probabilmente finiranno presto per mettere sul mercato automobili con il loro marchio, assemblate su piattaforme comuni, magari open source e caratterizzate non più dalle prestazioni e dagli optional, ma dalla validità del loro OS e dalla sua capacità di rendere la vettura intelligente, connessa e in grado di interfacciarsi con tecnologie e dispositivi all’avanguardia.