Tesla’s future: da Roma a Capo Nord e ritorno a Venezia
Abbiamo già parlato di loro sui canali di Autozona, nei giorni scorsi, ma sabato l’avventura di Tesla’s Future si è compiuta e anche noi eravamo sulla chiatta che l’ha portata in giro nella laguna il giorno della Festa del Redentore. La missione, che ha portato un team di cinque persone a percorrere 10.000 km con una vettura 100% elettrica è partita da Roma, l’8 luglio scorso, ed è arrivata a Venezia in occasione della grande festa del 16 luglio.
Una missione possibile tra Roma-Capo Nord e Capo Nord-Venezia, a bordo di una Tesla Model S, a zero emissioni, per dimostrare che la mobilità sostenibile non è solamente un sogno, o qualcosa che riguarderà soltanto le città, ma che già oggi è possibile viaggiare senza impiegare una sola goccia di carburante fossile e a costo zero, grazie alla rete di Tesla Supercharger.
Abbiamo parlato a lungo con Adriano Ruchini e con Giancarlo Orsini, due tra i membri dell’equipaggio, che ci hanno spiegato che il loro intento principale era quello di far percepire chiaramente “l’enorme importanza della rivoluzione che oggi è in corso, dimostrando che è già possibile percorrere lunghissimi viaggi con un veicolo elettrico, senza difficoltà, sostituendo i carburanti fossili con motori elettrici“.
Ma non si è trattato solamente di un viaggio fatto di chilometri da percorre, tanti e in pochissimo tempo, dandosi il cambio alla guida mantenendo una media di oltre 60 km / ora comprensivi di soste di ricarica e di rarissimi momenti di riposo. L’idea di futuro dei cinque membri del team li ha portati a dedicare questa avventura all’organizzazione non profit Open BioMedical Initiative, per la quale stanno raccogliendo fondi (se volete donare ecco il link alla raccolta). I volontari di questa organizzazione sviluppano tecnologie biomedicali, collaborando grazie alla Rete e alla stampa 3D, per portare il loro aiuto a chiunque nel mondo. Open BioMedical Initiative ha già sviluppato tre progetti: le protesi WIL e FABLE e l’incubatrice neonatale BOB, che permette di salvare la vita dei bambini nati prematuri nei paesi emergenti.
Una grande missione che si è compiuta in modo spettacolare a Venezia, una tra le città più belle del mondo, dove i tanti accorsi per la Festa del Redentore hanno potuto salire sulla chiatta e conoscere da vicino il progetto, l’auto e il suo team, disponibile e felice di avercela fatta.